[G] Ormai lo avete scoperto: ADORO IL NATALE anche se farei meglio a dire ADORIAMO. In famiglia siamo Natale dipendenti, ci piace tutto: le luci, l'albero, gli addobbi, il panettone, il pandoro, il presepe.. Non entro qui nel merito del valore del Natale come Solennità e sulla sua importanza nella tradizione Cristiana che per noi è comunque alla base di ogni ragionamento.
Parlo dell'aspetto più folcloristico, quello legato alle tradizioni famigliari, di quelle usanze che si ripetono ogni anno nello stesso modo. A questo pensavo la prima volta che decisi di entrare nel mondo dei Calendari dell'Avvento.
Il primo amore scoccò tanti anni fa a Bolzano, Stefano mi portò a vedere quello che nel mio cuore rimane il più bello. In Piazza della Parrocchia, a pochi passi da piazza Walther, la facciata di un palazzo viene trasformato in un gigantesco Calendario dell'Avvento con le 24 finestre addobbate con soggetti e decori natalizi che vengono scoperte di giorno in giorno all'apertura della finestra, cosa difficile da replicare a casa propria a meno che non siate i proprietari della Reggia di Caserta.
Quando nacque GGrande decidemmo di dare il via alla nostra tradizione del Calendario dell'Avvento. Il primo fu uno di quelli "modello base", il classico tabellone di cartone con 24 finestrelle e cioccolatini. Lui era ancora piccolino per la cioccolata e anche per capirne il significato. Il secondo anno comprammo a Bolzano un bellissimo alberello di Natale di feltro con all'interno sorprese della Loacker. Molto gradito, non tanto per l'aspetto ma per il contenuto! Il terzo fu l'anno della svolta.
Al grido: "quest'anno lo faccio io" diedi il via alle grandi opere. Munita di cartone, cartoncini, colla, sacchetti, sacchettini e quantità industriale di dolciumi vari creai un mega alberone di cartone sul quale attaccai con pazienza 24 sacchettini colorati come fossero palline pieni di dolci e pensierini per il piccolo di casa. Peccato non aver fotografato l'opera, ma ancora non era in previsione un post sull'argomento. Tralascio di descrivervi il 4° e 5° esperimento, repliche dei precedenti, realizzate in coppia essendo nato nel frattempo anche GPiccolo. L'idea dello scorso anno è stata pensata e realizzata in una notte: due ghirlande di 24 bicchierini. Raccolti in fretta i materiali: carta velina rossa e verde, bicchierini di plastica tipo quelli del caffè in ufficio (proprio quelli) dello spago e una foratrice per fare i buchi. Tutto pronto ma solo un problema: dove appenderle? Non di certo un problema trascurabile visto che l'aspetto più bello della creazione era il fatto di essere una ghirlanda. Stefano armato di martello e tanta pazienza si offrì di piantare dei chiodini nel muro, causando rovinosamente il distacco di una parte di esso. Però il chiodo è rimasto piantato !
Ma questo non affievolì il nostro entusiasmo e la mattina del 1 dicembre i bambini scoprirono i loro calendari dell'Avvento. Non se se fu per i dolcetti scelti o per la realizzazione in sé per sè, resta il fatto che non sortì l'effetto sperato. Certo, GGrande trovò comunque qualcosa di positivo, tutti quei numeri da trovare e da associare ad un pilota di moto, sua grandissima passione, ma nulla di più.
Rimasi con il dubbio che a loro non interessasse granché il Calendario dell'Avvento o forse non erano ancora pronti per capirne il significato.
Tutto questo fino alla settima scorsa quando di fronte ad uno scaffale del supermercato GPiccolo ha esclamato con entusiasmo: "Guarda mamma figo il calendario dell'Avvento delle tartarughe Ningiag con la cioccolata! E' bellissimo prendiamolo per il Dado!!!"
Il primo amore scoccò tanti anni fa a Bolzano, Stefano mi portò a vedere quello che nel mio cuore rimane il più bello. In Piazza della Parrocchia, a pochi passi da piazza Walther, la facciata di un palazzo viene trasformato in un gigantesco Calendario dell'Avvento con le 24 finestre addobbate con soggetti e decori natalizi che vengono scoperte di giorno in giorno all'apertura della finestra, cosa difficile da replicare a casa propria a meno che non siate i proprietari della Reggia di Caserta.
Quando nacque GGrande decidemmo di dare il via alla nostra tradizione del Calendario dell'Avvento. Il primo fu uno di quelli "modello base", il classico tabellone di cartone con 24 finestrelle e cioccolatini. Lui era ancora piccolino per la cioccolata e anche per capirne il significato. Il secondo anno comprammo a Bolzano un bellissimo alberello di Natale di feltro con all'interno sorprese della Loacker. Molto gradito, non tanto per l'aspetto ma per il contenuto! Il terzo fu l'anno della svolta.
Al grido: "quest'anno lo faccio io" diedi il via alle grandi opere. Munita di cartone, cartoncini, colla, sacchetti, sacchettini e quantità industriale di dolciumi vari creai un mega alberone di cartone sul quale attaccai con pazienza 24 sacchettini colorati come fossero palline pieni di dolci e pensierini per il piccolo di casa. Peccato non aver fotografato l'opera, ma ancora non era in previsione un post sull'argomento. Tralascio di descrivervi il 4° e 5° esperimento, repliche dei precedenti, realizzate in coppia essendo nato nel frattempo anche GPiccolo. L'idea dello scorso anno è stata pensata e realizzata in una notte: due ghirlande di 24 bicchierini. Raccolti in fretta i materiali: carta velina rossa e verde, bicchierini di plastica tipo quelli del caffè in ufficio (proprio quelli) dello spago e una foratrice per fare i buchi. Tutto pronto ma solo un problema: dove appenderle? Non di certo un problema trascurabile visto che l'aspetto più bello della creazione era il fatto di essere una ghirlanda. Stefano armato di martello e tanta pazienza si offrì di piantare dei chiodini nel muro, causando rovinosamente il distacco di una parte di esso. Però il chiodo è rimasto piantato !
Arte Muraria |
Ma questo non affievolì il nostro entusiasmo e la mattina del 1 dicembre i bambini scoprirono i loro calendari dell'Avvento. Non se se fu per i dolcetti scelti o per la realizzazione in sé per sè, resta il fatto che non sortì l'effetto sperato. Certo, GGrande trovò comunque qualcosa di positivo, tutti quei numeri da trovare e da associare ad un pilota di moto, sua grandissima passione, ma nulla di più.
Rimasi con il dubbio che a loro non interessasse granché il Calendario dell'Avvento o forse non erano ancora pronti per capirne il significato.
Tutto questo fino alla settima scorsa quando di fronte ad uno scaffale del supermercato GPiccolo ha esclamato con entusiasmo: "Guarda mamma figo il calendario dell'Avvento delle tartarughe Ningiag con la cioccolata! E' bellissimo prendiamolo per il Dado!!!"
E il Dado a casa con in mano il suo prezioso dono:" Grazie mamma questo è il più bello di tutti!!!"
Per quest'anno in casa nostra si va di "Ningiag"; per chi vuole cimentarsi in qualcosa di creativo metto le immagini di alcune idee trovate in rete molto originali.
Sotto trovate il link di riferimento:
Per quest'anno in casa nostra si va di "Ningiag"; per chi vuole cimentarsi in qualcosa di creativo metto le immagini di alcune idee trovate in rete molto originali.
Sotto trovate il link di riferimento:
FONTI: 1 - 2 - 3 |
A presto. Giorgia
Ti adoro! Pgrande
RispondiEliminaPure io l'anno scorso ho deciso di farlo da sola, più che altro allettata dalle molte proposte in rete.
RispondiEliminaLa realizzazione, abbastanza roccambolesca, avvenne nel cuore della notte, ovviamente l'ultima a disposizione, perchè il Calendario non era minimamente previsto. Il racconto è naturalmente sul blog.
Quest'anno mi prendo per tempo!!!!