[G] Questa mattina riflettevo sul fatto che non ascoltiamo abbastanza i nostri figli, andiamo sempre di fretta casa, scuola, lavoro. Non parlo dell'ascolto delle loro esigenze, dei loro bisogni, mi riferisco proprio all'ascolto partecipativo delle loro esperienze giornaliere. Quando torniamo tutti e 4 a casa la sera siamo spesso distratti da altre cose e affaccendati ognuno nelle proprie attività.
C'è chi attacca le figurine con un'attenzione maniacale (GGrande), chi guarda per la cinquantesima volta Robin Hood in Dvd (GPiccolo), chi cucina bene (Stefano) e chi cucina le solite cose (io).
Ma c'è un momento che per fortuna, bene o male, riusciamo a condividere tutti insieme: la cena. A volte ci chiediamo come sia possibile che oltre ad essere due genitori logorroici abbiamo anche fatto due figli che hanno sempre qualche cosa da dire. Di certo a casa nostra il silenzio è veramente d'oro visto che è impossibile trovarlo!
E devo dire che ascoltarli è un vero divertimento, raccontano le cose con l'ingenuità dei bambini ma spesso inconsapevolmente svelano profonde verità.
L'altra sera GGrande ha riassunto in poche frasi un comportamento "stranamente" radicato in molte di noi:
"Come è andata oggi a scuola?"
"Bene abbiamo lavorato in gruppo ma mentre parlavo la **** mi ha detto che dovevo stare zitto perché le facevo venire mal di testa! Fanno sempre così le femmine appena non va bene una cosa o non la vogliono fare dicono che hanno mal di testa.." allora Stefano, dall'alto della sua "esperienza nel campo" gli ha detto:
"Bene abbiamo lavorato in gruppo ma mentre parlavo la **** mi ha detto che dovevo stare zitto perché le facevo venire mal di testa! Fanno sempre così le femmine appena non va bene una cosa o non la vogliono fare dicono che hanno mal di testa.." allora Stefano, dall'alto della sua "esperienza nel campo" gli ha detto:
"Non ti preoccupare, iniziamo adesso con quella scusa e la portano avanti per sempre, in ogni settore"
"Hai ragione Papi!"
Anche GPiccolo ha le sue idee sull'universo femminile. Una sera mentre guardavamo la televisione passa la pubblicità di Heidi e la voce narrante dice "Heidi, la bambina che amano tutti".
"Eh seeee ... io non la amo di sicuro quella lì"
"Perchè non ti piace?"
"A me non piacciono le femmine, VOMITANO! ".
"Perchè non ti piace?"
"A me non piacciono le femmine, VOMITANO! ".
Al che cerco di capire il significato della frase e lui mi racconta che in classe con lui c'è una bimba che quando è il momento di mangiare se non le piace una cosa dice che ha il vomito e va in bagno.
I casi sono due: o abbiamo generato due geni della psicoanalisi o (molto più probabile) le femmine, come le chiamano loro, sono programmate fin da piccole a trovare delle scuse quando non vogliono fare una cosa.
A presto, Giorgia
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