[S] In questo post avrei voluto scrivere la classica letterina a Babbo Natale.
Mi sarebbe piaciuto chiedere qualcosa di spudoratamente consumistico come un televisore o un obiettivo per la macchina fotografica o magari qualcosa di utopico, irraggiungibile, che non mi posso permettere: la nuova MV Turismo Veloce, una moto fantastica. Oppure MV F3 per andare in pista.
E immediatamente il pensiero va a lui, ad Andrea e a quel maledetto giorno di luglio quando l'incidente in Russia se l'è portato via.
Non passa giorno in cui non gli dedichi un pensiero, una parola.
Quando scorro la rubrica del cellulare il suo numero è lì, tra i primi. I suoi "mi piace" nelle foto di GGrande in minimoto, i suoi messaggi, i "Marta c'è Stefano" quando andavo a fotografarlo in griglia di partenza. Ci sarebbero tanti altri aneddoti da quando conobbi lui e la sua fantastica famiglia a BRNO nel 2005 quando correva in STK600 con la Kawa di Bulega.
Penso a quando venne in spiaggia e Giorgia con fare materno gli disse "Andrea datti la crema che sei bianchissimo". Non vi dico di che colore era la sera e le risate che ci siamo fatti.
E sabato, di colpo, un'altra doccia gelata. Ancora un incidente, stavolta nel Sic Day, nella week end in cui i piloti "famosi" con le Supermotard (moto da cross con pneumatici da strada), si sarebbero confrontati in un evento benefico in memoria di Marco Simoncelli.
Doriano era un pilota del mondiale che appeso il casco al chiodo si e' dedicato alla supervisione dei giovani. I nostri "incontri" in questi due anni sono avvenuti sempre a bordo pista poiché i piloti che seguiva correvano nella nostra categoria. Nel Civ (Campionato Italiano Velocità), e in Coppa Italia a bordo pista siamo in pochi e per questo ci notavamo spesso. Sempre un saluto, sempre un sorriso. Sempre. La pista se l'è portato con una dinamica simile a quella di Marco Simoncelli.
Ora sono deluso, dispiaciuto, incazzato.
Mi verrebbe da lasciare perdere tutto. Io sono uno che si affeziona, non ho il cinismo e la capacità di rimanere distaccato, non è nel mio carattere.
Vorrei dimenticarmi che esistono le moto ma poi ne sono attratto con una forza irresistibile.
Penso a mio figlio e al bene che gli voglio e mi chiedo per quale motivo lo stia portando su questa strada.
Giorgia non ha conosciuto suo babbo per colpa di una moto.
Ma io non ci riesco e penso a questi ragazzi che se ne sono andati facendo la cosa che più gli piaceva.
Penso al sorriso di queste persone meravigliose che ora non ci sono più e mi chiedo perché.
Se esistesse una Giustizia Divina dovrebbe morire chi ruba, chi violenta, chi uccide e allora quest'anno chiedo una cosa sola a Babbo Natale, a Dio, a Budda, a Maometto, al Fato, al Destino o a chi comanda e muove i fili: per favore basta.
Basta.
Grazie Stefano per aver condiviso con noi i tuoi ricordi, è un po' come averli fatti conoscere anche a noi. Pgrande
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